La storia degli algoritmi di Google

Algoritmo. Già la  parola in sé nasconde qualcosa di misterioso ed enigmatico. Se poi a fianco a questo termine ci aggiungiamo la parola Google, ci troviamo davanti ad un vero e proprio rebus.

Svelare questo mistero è impossibile, ma avviciniamoci all’argomento e cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando quando sentiamo nominare gli algoritmi di Google e qual è la loro storia.

Infatti l’evoluzione degli algoritmi di Google è continua. Iniziata nel 2003 prosegue con l’ultimo update di soli due mesi fa (settembre 2016).

Algoritmo di Google
Algoritmo di Google

Che cosa sono gli algoritmi di Google?

Gli algoritmi di Google sono dei programmi informatici che, grazie a delle regole e formule ben specifiche, stabiliscono, dopo un’accurata analisi delle pagine web, in quale posizione deve stare un determinato risultato all’interno della SERP.

Di conseguenza, chi si occupa di SEO, ha cercato di monitorare le proprie attività per capire quali azioni siano più o meno efficaci per trovare la giusta sintonia con i famigerati algoritmi di Google.

Ovviamente Google non vuole assolutamente mettere in difficoltà chi opera questa professione, bensì il suo principale obiettivo è quello di dare un servizio efficiente agli utenti del web.

In altre parole l’unica preoccupazione di Google è fare avere i miglior risultati nella SERP agli utenti, fornendo la migliore soluzione rispetto a quanto cercato dall’utente.

Google Update

Per questo motivo gli algoritmi di Google sono in continua evoluzione e cercano di rispondere alle continue esigenze degli utenti.

Gli aggiornamenti avvengono con molta frequenza. Ci sono circa 500/600 aggiornamenti all’anno degli algoritmi di Google, continui aggiustamenti, alcuni a campione, ma solo certi, i più importanti, vengono annunciati ufficialmente da Google.

Ora quindi partiamo dal 2003 e scopriamo come si sono evoluti i vari algoritmi di Google fino ad oggi.

La storia degli algoritmi di Google

#2oo3

Il primo aggiornamento di Google fu Boston nel 2003. Con questo aggiornamento Google voleva arrivare ad avviare degli aggiornamenti periodici con diverse combinazioni di algoritmi. Gli update e i refresh dei dati dovevano essere mensili e per questo nacque la cosiddetta “Google Dance” che però durò solo qualche mese.

In questi mesi infatti vennero lanciati dei refresh dei dati in maniera regolare: Cassandra, Dominic, Esmeralda e infine Fritz Update. L’obiettivo di questi refresh era quello di modificare la valutazione dei link incoming e verificare i contenuti spam o contenuti nascosti come era avvenuta per Cassandra, che cercò di scovare coloro che praticavano attività di black hat.

L’ultimo aggiornamento del 2003 fu Florida. Quest’ultimo update, che controllava i siti spam, keyword stuffing e backlink, stravolse la SERP di Google, segnando la fine del keyword stuffing.

Google Dance
Google Dance

#2004

L’anno 2004 si apre con Austin Update. Austin continua il lavoro di pulizia che avevano iniziato Florida e Cassandra. Google infatti continuò a dare la caccia alle tecniche ingannevoli on page.

Austin fu seguito da Brandy, una serie di aggiornamenti che inclusero un’espansione dell’indice, LSI (Latent Semantic Indexing) il quale è in grado di riconoscere i sinonimi delle parole chiave utilizzate, e aumentò l’importanza dell’Anchor Text.

#2005

Nel 2005 Google lanciò diversi update, quali:

  • Nofollow: Aggiornamento fatto per combattere i link spam, grazie all’attributo nofollow infatti si può impedire ai motori di ricerca di seguire, appunto, determinati link.
  • Allegra: Allegra fu un update non molto chiaro, molti pensarono ci fossero stati dei cambiamenti per la sandbox, mentre atri erano convinti che la modifica fu fatta per penalizzare link sospetti.
  • Bourbon: Su questo aggiornamento si pensa che i cambiamenti furono per i testi duplicati e i non-canonical url.
  • Jagger: Grazie a questo aggiornamento Google inizia a controllare e valutare la qualità dei link, penalizzando i link reciproci, schemi di links e vendita dei links.
  • Google Local Maps: Grazie a questo algoritmo ci furono impatti significativi invece per la Local Seo.

#2007

Nel 2007 con l’Universal Search, Google integra nella SERP risultati come notizie, immagini e video cambiando la struttura della SERP.

Storia Algoritmo di Google
Storia Algoritmo di Google

#2008

Nel 2008 Google introduce il Suggest, aggiornamento che suggerisce chiavi di ricerca nel box di Google durante la fase di ricerca degli utenti.

#2009

Nel 2009 invece fu lanciato Vince, update che dà maggior importanza ai grandi brand.

Successivamente viene lanciato Caffeine progettato per accelerare il crawling, espandere l’indice e introdurre il posizionamento in tempo reale.

Con Real Time Search, lanciato qualche mese dopo, infatti vengono prodotti nuovi contenuti indicizzati in tempo reale.

#2010

Nel 2010 con May Day le query long-tail subirono un calo significativo, inoltre vennero colpiti i siti con molti contenuti poveri.

Successivamente con Brand Update, nelle SERP si iniziarono a visualizzare più risultati dello stesso dominio.

Con Google Instant, invece, vengono mostrati nella SERP i risultati mentre gli utenti digitano la query, cosa che colpì quasi per nulla le attività di SEO.

Inoltre nel 2010 iniziano ad avere sempre più importanza i social. Con il lancio di Social Signal infatti Google usa i segnali Social come fattori ranking.

#2011

Google Panda Update
Google Panda Update

Il 2011 è l’anno del Panda Update. Quest’ultimo colpisce contenuti di bassa qualità, siti con molta pubblicità rispetto alla quantità dei contenuti e valorizza i siti con contenuti di qualità.

Panda fu lanciato subito dopo Attribution, algoritmo che  fece da precursore di Panda, il quale cercò di combattere l’aumento di spam.

In quest’anno l’algoritmo Panda arriva fino alla versione 3.1, la quale non sarà l’ultima.

Il 2011 si conclude con Freshness, l’update che favorisce contenuti “freschi” appunto!

#2012

Nel 2012 Google aggiorna gli algoritmi di layout di pagina puntando sempre il dito contro i siti con troppa pubblicità. A seguire viene lanciato Venice un algoritmo che invece valorizza i risultati organici locali.

Nello stesso mese vengono anche lanciati diverse update di Panda, fino ad arrivare alla versione #23.

Ma prima di arrivare a quest’ultima versione, Google lancia nel mese di Maggio la prima versione di Penguin, algoritmo con l’obiettivo di penalizzare tutti i siti con strategie di balck hat.

Algoritmi di Google Penguin Update
Google Penguin Update

#2013

Il 2013 inizia con un altro aggiornamento di Google Panda che colpì circa l’1,2% delle query, seguito dalla versione Panda #25, la quale fu l’ultima versione prima dell’inserimento di Goole Panda nel core algorithm di Google.

A Maggio invece venne lanciato Penguin 2.0, update che non ebbe particolari cambiamenti, e a seguire Penguin 2.1.

Ad Agosto venne lanciato Hummingbird, un aggiornamento che fu paragonato a Caffeine, che sembrava far parte del core algorithm di Google e che cambiò la semantic search.

#2014

Algoritmi di Google Pigeon Update
Google Pigeon Update

Nel 2014 continuano gli aggiornamenti per Panda, fino a Panda 4.1 dove vennero colpite circa il 3% delle query.

Inoltre in quest’anno venne introdotto Pigeon, il quale alterò alcuni dei local results e che avvicinò il local algorithm con il core algorithm.

A Ottobre venne lanciato l’update per combattere software e digital media pirati, Pirate 2.0.

#2015

Nel 2015 continuano gli aggiornamenti di Panda, che arriva alle 28esima versione: Panda 4.2

#2016

A Settembre del 2016 fu lanciato Possum Update, il quale va ad influire sulla visualizzazione dei risultati geolocalizzati, cioè la lista che appare sotto la mappa di Google.

A concludere, per ora, la storia degli algoritmi di Goolge è l’ultimo aggiornamento di Penguin. Penguin 4.0 lanciato a fine settembre, algoritmo in real time che fa parte ufficialmente del core algorithm di Google.

..to be continued

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