Business Plan e Web-marketing: un connubio digitale

Le parole straniere, soprattutto in lingua inglese, sono ormai entrate a far parte della nostra quotidianità: meeting, sharing, business, call, marketing, delivery, e chi più ne ha più ne metta. Ma ne conosciamo davvero il significato? Oppure le utilizziamo perché di tendenza?

Un tema molto discusso, e di fondamentale importanza, in ambito economico-imprenditoriale è quello del business plan: ma di cosa stiamo parlando? Il business plan è il documento nel quale l’azienda racchiude la propria filosofia imprenditoriale: in poche parole, come l’azienda si vede nel mercato ed il modo in cui vuole generare valore. Si prendono in considerazione obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni, in modo da restituire un’immagine nitida della realtà aziendale. I principali interessati a questo documento sono finanziatori e investitori, ma è importante non trascurare la prospettiva dei clienti, i veri destinatari dell’attività d’impresa. Il business plan serve anche per delineare le prospettive di crescita di un’organizzazione, aspetto di primaria importanza per la sopravvivenza nel mercato della stessa. Quanto appena detto sembra un’ovvietà, ma spesso il tema dello sviluppo viene trascurato, poiché l’attenzione del management ricade sul profitto: siamo quindi dinanzi alla scelta tra un orientamento al breve piuttosto che al lungo periodo. Certo, il profitto non deve essere totalmente sacrificato ai fini della crescita, ma affinché l’azienda possa sopravvivere nel tempo è fondamentale cercare nuovi mercati, curare le relazioni con i clienti e formare il personale. Si tratta di mantenere in equilibrio due elementi estremamente delicati che devono coesistere all’interno dello stesso organismo.

Abbiamo capito cos’è il business plan e a chi si rivolge, abbiamo compreso l’importanza del trade-off tra profitto e crescita, ma come si persegue la crescita? Come anticipato poc’anzi, si tratta di cercare nuovi sbocchi per la vendita dei propri prodotti/servizi e di migliorare efficacia ed efficienza interne attraverso la formazione del personale. Ma ciò avviene soltanto se l’azienda ha una visione a lungo termine ed è disposta ad investire per il proprio futuro: un piccolo sacrificio oggi, per un sostanziale beneficio domani. Individuare i potenziali nuovi clienti è il primo passo per incrementare le vendite; ma come possiamo raggiungere questi soggetti? La risposta risiede in quella branca dell’economia che si occupa di capire, attraverso una serie di analisi, quelli che sono i bisogni attuali e futuri dei consumatori, e di individuare il miglior modo in cui un’azienda li può soddisfare: il marketing. Un consumatore non potrà mai trasformarsi in cliente se non è al corrente della nostra esistenza, quindi la comunicazione riveste un ruolo cruciale. Ma questo processo comunicativo deve essere mirato, frutto di analisi atte ad individuare il segmento di clientela maggiormente adeguato alle strategie dell’organizzazione. È proprio per questo motivo che il marketing, seppur volgarmente definito come “fare pubblicità”, comprende in realtà un’insieme molto più ampio e variegato di processi ed attività.

E nell’era del digitale, quale migliore strumento del web-marketing? In pochi anni internet è diventato il canale di comunicazione più utilizzato al mondo, con un tasso di adozione che sfiora il 60%. Al contempo, il web-marketing si è trasformato da metodo “non convenzionale” al metodo più efficace, in quanto permette (potenzialmente) di raggiungere ogni individuo in qualsiasi momento e di affinare il target di destinazione. I servizi di web-marketing sono inoltre maggiormente accessibili anche per le piccole e micro imprese, in quanto comportano costi irrisori rispetto ai media storici come televisioni e testate giornalistiche. Un ulteriore vantaggio del web-marketing è rappresentato dalla molteplicità di strumenti offerti: social media, email, siti web e motori di ricerca, blog, community, app, data analytics. C’è l’imbarazzo della scelta. Aspetto fondamentale del web-marketing è la possibilità di interazione istantanea tra utente e azienda, che ha portato anche alla nascita di nuove figure in ambito lavorativo, come quella del Social Media Manager. Siamo quindi davanti ad una rivoluzione del modo di comunicare e della concorrenza stessa, che diventa sempre più agguerrita.

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