La diffusione di internet e l’ascesa del web-marketing

Nel precedente articolo parlavamo di come il web-marketing, inizialmente etichettato come “unconventional marketing”, si sia trasformato in pochi anni in uno dei metodi più diffusi (se non il più diffuso) grazie alla sua elevata efficacia. In realtà però il suo successo è da ricondurre ad un altro elemento, senza il quale il web-marketing non sarebbe mai nato: ovviamente, parliamo di internet.

Secondo l’ultimo “Report Digital” elaborato da WeAreSocial e Hootsuite, sono oltre 4,5 miliardi le persone regolarmente connesse ad internet a livello mondiale, con un incremento di circa il 7% rispetto all’anno precedente. Oltre 3,8 miliardi di persone utilizzano i social media (+9%). Il numero di smartphone connessi ad internet è aumentato di 124 milioni, a fronte di un aumento della popolazione di soli 82 milioni, tant’è che in molti Stati, tra cui il nostro, vi sono oramai più smartphone che abitanti (in Italia 1,33 dispositivi per ogni individuo). Nella penisola la diffusione di internet si conferma in linea con l’andamento globale, con un tasso di adozione che supera l’80%.

Da segnalare una maggiore attenzione al tema delle fake news e l’aumento di installazioni di plug-in come AdBlock per bloccare le pubblicità di terzi nelle pagine web. Cresce inoltre in maniera rilevante il numero di utenti che si avvale dei comandi vocali, sia nell’utilizzo dello smartphone, sia per gestire in maniera più rapida la domotica. Ciò ci permette di constatare da un lato una maggior consapevolezza dei “pericoli” che si celano nel web (o per lo meno del fatto che non si debba considerare tutto come affidabile e veritiero); dall’altro si apprezza una crescente apertura al mondo dell’IoT (Internet of Things), spopolato nelle case degli italiani soprattutto grazie all’arrivo di “Alexa” nel mercato domestico. Ma l’IoT è ormai presente anche nel campo dell’agricoltura, dell’automotive, della gestione dei centri urbani e della produzione industriale.

Questi dati ci permettono di capire perché il web-marketing si sia diffuso così tanto e così in fretta. E ci dà anche un idea di quanto sia ampia la base di potenziali destinatari, per esempio, di una campagna pubblicitaria sul web. Ma la diffusione di internet non ha solamente incrementato il bacino di utenti raggiungibili tramite il web, ha anche azzerato il tempo necessario per contattarli. A chi non è mai capitato di visitare un sito web e ritrovarsi invaso da banner pubblicitari ancor prima di visualizzare i contenuti della pagina? Oppure pensiamo all’assistenza clienti, spesso implementata nel sito dell’azienda attraverso l’uso di una chat. Non si tratta di pubblicità, questo è vero, ma la customer care gioca un ruolo strategico, forse ancora più della fase promozionale. Ed un consumatore che riceve assistenza in pochi minuti è un cliente soddisfatto, un cliente che continuerà ad acquistare da quell’azienda e magari ne parlerà bene con amici e parenti. Ed anche questo è marketing.

Un punto di forza del web-marketing è il costo, notevolmente inferiore rispetto a quello dei metodi tradizionali. Si pensi, a titolo esemplificativo, a un post su Facebook: questo è gratuito (oppure costa qualche decina di euro se lo si vuole sponsorizzare)  e permette di raggiungere un buon numero di utenti. Ciò ha avuto due conseguenze principali: da un lato sono aumentati il numero e la frequenza delle campagne pubblicitarie. Dall’altro si è reso accessibile il marketing anche alle piccole e micro imprese, aspetto non irrilevante se pensiamo che PMI e micro-imprese rappresentano la quasi totalità del tessuto imprenditoriale nazionale.

Ma per una crescita duratura non basta creare un sito web, non basta interagire con i propri follower. È fondamentale innanzitutto elaborare una strategia aziendale; poi occorre pianificare la propria presenza sul web dalla A alla Z, in modo da renderla coerente con quella che è la filosofia dell’organizzazione. Bisogna analizzare il proprio mercato di riferimento, così da capire quali strumenti possono essere più efficaci. E poi, dati alla mano, rivedere il proprio piano d’azione, per capire se è adeguato o se deve essere rivisto.

Nel prossimo articolo scenderemo più nel dettaglio, parleremo di social network, inserzioni e relativi dati statistici, in modo da capire come questo strumento possa essere utilizzato al meglio. Continuate a seguirci per saperne di più!