Google Hummingbird ha segnato la fine per certe cattive pratiche SEO. Continua a migliorare le performance del tuo sito web grazie a queste semplici tattiche ancora attuali
Il famoso aggiornamento dell’algoritmo di Google ‘Hummingbird’ ha segnato l’inizio della fine per alcune tattiche SEO tradizionali.
Ed è successo ormai 2 anni fa.
In questo articolo potrai trovare 10 tattiche SEO ancora valide nel 2015 che è necessario far proprie e che non puoi ignorare se vuoi ottimizzare al meglio il tuo sito internet.
Continua a leggere per saperne di più!
1. Elimina le meta keywords
I meta campi sono stati progettati per fornire a Google una panoramica del tuo sito web.
Purtroppo, pochissime persone li hanno usati correttamente. Sono diventati un campo dove la gente ha cominciato a riempirli con il maggior numero di parole chiave possibili.
Al giorno d’oggi questi campi non sono altro che un segnale di spam per i motori di ricerca.
Quindi semplicemente smetti di utilizzarle.
Non si tratta solo di Google. Anche Bing ha messo in guardia gli utenti contro l’uso delle meta keywords.
2. Dimentica il keyword stuffing
Un visitatore che arriva su un sito web pieno di parole chiave posizionate in maniera goffa e forzata lo considererà in maniera negativa. Ma non solo lui, anche i motori di ricerca.
Attualmente la menzione di una o due parole chiave è sufficiente per arrivare alla giusta quota di presenza di keyword.
Ecco alcuni consigli utili per la creazione di contenuti mirati (piuttosto che fare keyword stuffing):
- Scegli un argomento di cui la gente vuole sentir parlare;
- Utilizza in maniera naturale una frase o parola chiave di ricerca una o due volte;
- Crea contenuti di qualità.
3. Non ignorare le meta description
Le meta descrizioni hanno perso rapidamente valore nel corso degli anni perché hanno smesso di essere un fattore diretto negli algoritmi di posizionamento.
Continuano ancora adesso a non essere un fattore di ranking, ma sono importantissime per quanto riguarda l’impatto sui fattori di conversione.
Innumerevoli studi hanno dimostrato che le meta descrizioni influenzano i tassi di click-through, e i tassi di click-through a loro volta contribuiscono nel decretare una classifica dei risultati dei motori di ricerca.
Perciò non cadere in errore, smetti di ignorare le meta description delle pagine del tuo sito web e crea una descrizione personalizzata per ogni pagina.
4. Arricchisci le tue pagine con i microdati
Avrai notato che molte grandi aziende hanno più informazioni visibili nei risultati di ricerca di Google. Si tratta di microdati.
Microdati che possono contenere un numero di telefono, un logo o un indirizzo. Questi siti sono stati impostati in modo tale da fornire maggiori informazioni al crawler di Google.
Gli studi dimostrano che c’è un click-through rate superiore del 25% sui risultati di ricerca che hanno queste informazioni visibili.
5. Mantieni gli URL brevi e descrittivi
L’URL è una delle prime cose che il crawler dei motori di ricerca vede, quindi assicurati che sia facile da scansionare e categorizzare.
Uno dei più grandi errori che fanno le persone è usare il titolo standard della pagina come suo URL. La maggior parte delle volte può andare bene, ma in alcuni casi può rivelarsi eccessivamente lungo e dispersivo.
URL troppo lunghi rendono difficile classificare il tuo sito web in modo corretto. Ciò significa che il tuo sito può essere visualizzato in risultati di ricerche che non hanno nulla a che fare con il tuo sito.
Questo può influire negativamente sulla capacità di colpire e raggiungere il pubblico target.
Cerca di mantenere il tuo URL tra le due e le cinque parole.
6. Utilizza i tag title in modo efficace
Il tag Title racconta ai motori di ricerca, in maniera concisa e diretta, ciò di cui la tua pagina web parla. Lo puoi trovare e leggere in cima alla finestra del tuo browser, sopra lo spazio dedicato all’Url.
Ricorda che Google limita la lunghezza del tag Title tra i 55 e i 60 caratteri. Non spingerti oltre.
Il testo del tuo Title deve invogliare la gente a fare clic sul sito. Prova a utilizzare una parola chiave nella parte iniziale del titolo, ma solo se si può adattare bene. Non forzare la mano.
7. Utilizza i tag di intestazione nel modo giusto
I tag di intestazione sono disponibili in forma di <h1>, <h2> e <h3> … fino a <h6>.
Questi determinano l’ordine di importanza di ogni intestazione. H1 è il più importante, h6 il meno importante. Tieni ben presente che i crawler dei motori di ricerca, una volta arrivati a scansionare il tuo contenuto, guarderanno a questi tag prima di ogni altra cosa.
E’ in questo modo che le intestazioni vengono identificate e i siti categorizzati di conseguenza. Usa questi tag nella maniera corretta per migliorare la tua SEO.
Inoltre, dovresti cercare di non utilizzare tag di intestazione troppo generici, come ad esempio “Prodotti” oppure “Servizi”. Dovresti invece cercare di renderli unici e specifici il più possibilie per ottenere risultati migliori.
8. Ottimizza il tag alt delle immagini
“Image Alt Text” è il testo che viene visualizzato se un utente ha le immagini disabilitate. Aiuta inoltre i motori di ricerca a raccogliere informazioni su ciò che l’immagine rappresenta esattamente.
Ricorda, i motori di ricerca come Google non possono leggere direttamente le immagini. Non vedono quello che vede un essere umano. Tutto quello che possono fare è guardare il nome del file, la descrizione e il testo alt.
Eppure questa è una parte che la gente troppo spesso si dimentica. Non dimenticarti di ottimizzare le tue immagini per migliorare il tuo posizionamento.
Fai un piccolo sforzo per creare un testo alt per le tue immagini. Non è altro che una frase che definisce l’immagine.
9. Assicurati che i link in entrata siano naturali
I “link di vicinato” (link neighbourhoods) sono state tra le prime cose a cadere quando Google ha iniziato a implementare Panda e Penguin. E per una buona ragione. La maggior parte di essi erano “tossici” e ciò significava che i risultati dei motori di ricerca erano pieni di spam.
I link in entrata continuano ad avere un discreto peso per la SEO, e non li devi trascurare, ma devi prestare molta attenzione e non lasciare nulla al caso.
Devi monitorare la provenienza di tutti i link in entrata e devi essere sicuro che provengano da siti web di qualità. Essi dovrebbero essere del tutto naturali e arrivare da siti web che siano rilevanti per il tuo settore.
In tal senso, hanno ancora la loro importanza in termini di ottimizzazione per i motori di ricerca.
10. Aumenta la velocità del tuo sito
Dal 2011 è chiaro che la velocità di un sito web conta parecchio.
Se una pagina richiede più di cinque secondi per caricarsi, Google potrebbe penalizzare il tuo sito. Questo perché la velocità del sito è un fattore di qualità. Google non vuole siti di scarsa qualità classificati in alto nel ranking.
Prima di tutto, dovrai testare la velocità del tuo sito. Google fornisce già uno strumento gratuito attraverso il quale è possibile effettuare tale verifica.
Se impiega più di cinque secondi per caricare, potrebbe anche essere necessario aggiornare il server per farlo correre più veloce. In alternativa, potrai ridurre il numero di file pesanti sul tuo sito. Ad esempio, potrai rimuovere alcuni video o immagini.
La SEO nel 2015 è basata sulla qualità
L’aspetto principale che volevo mettere in risalto in questo articolo è che la SEO nel 2015 è focalizzata sulla qualità. Alcune tecniche, non proprio ortodosse, che potevi utilizzare prima dell’avvento dei nuovi algoritmi di Google, ora non funzionano più. Anzi, potrebbero rivelarsi un boomerang, penalizzandoti nel ranking dei risultati di ricerca.
Migliorando la qualità dei contenuti sul tuo sito web, non vi è alcun motivo per cui non potrai ottenere i risultati che stai cercando.
Segui questi suggerimenti fin da subito! In poco tempo potrai vederne i risultati!
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